Sebastiano Caboto
Navigatore e geografo
Esploratore del Rio de la Plata
Sebastiano Caboto, nacque a Venezia, attorno al 1480, verisimilmente nel 1477. Visse i primi anni della sua vita nell’atmosfera di intraprendenza mercantile e navale del padre Giovanni, attento alle evoluzioni dei viaggi, delle navigazioni e dei commerci.
Il 3 aprile 1526 Sebastiano Caboto salpò da Sanlúcar de Barrameda, alla foce del Guadalquivir, nei pressi di Cadice, al comando di quattro navi con più di 200 uomini, una piccola flotta, un’armada, con obiettivo le isole Molucche, nell’Oceano Pacifico, attraverso l’Atlantico e lo Stretto di Magellano, un viaggio che, anche grazie all’osservazione astronomica, avrebbe dovuto essere determinante per la precisa delimitazione delle aree del globo terrestre di pertinenza rispettivamente della Spagna e del Portogallo, secondo quanto definito dall’apposito Trattato di Tordesillas.
Si rammenti che sulla vita di Sebastiano, soprattutto per quanto riguarda i suoi primi anni, i dati sono carenti e le fonti insufficienti
SUO PADRE
Documento storico d’eccellenza, per accostarsi alla vita e alla personalità di Sebastiano Caboto, è il Mappamondo, da lui realizzato nel 1544.
Sebastiano crebbe comunque in un’atmosfera familiare di tensione verso un’idea quasi utopistica di nuove terre, insieme ai fratelli Luigi e Santo.
Giovanni era a sua volta di controverse origini, nato in data non definita probabilmente a Gaeta (che ne vanta i natali con maggiore plausibilità), poi trasferitosi a Venezia ove praticò la mercatura, viaggiando anche nel vicino Oriente alla ricerca di spezie e di prodotti orientali. Raccontò anche di un suo viaggio in Arabia, alla Mecca o nelle vicinanze, dove probabilmente comprese che le mercanzie da lui più ambite provenivano dal cuore dell’Asia.
La madre di Sebastiano aveva nome Mattea, come confermerebbe il nome Mattew dato da Giovanni al veliero della sua più importante missione atlantica.
In quegli anni si era diffusa la notizia del primo viaggio di Cristoforo Colombo verso occidente e della scoperta di terre che sembravano confermavare concretamente la possibilità di raggiungere l’Estremo Oriente, quell’Asia che Giovanni forse aveva accarezzato l’idea di raggiungere attraversando l’Atlantico in direzione ovest.
Questo fatto e, secondo alcuni storici, qualche difficoltà di tipo economico furono le ragioni che spinsero il padre Giovanni ad emigrare verso regni europei più favorevoli a proiezioni verso le rotte oceaniche.
Sebastiano seguì probabilmente la famiglia che lasciò Venezia, per cercare sulle sponde dell’Atlantico, fra Portogallo, Spagna e Inghilterra, qualche opportunità navale e commerciale, nel nuovo orizzonte che stava aprendosi nella via atlantica verso le Indie.
[1] Il luogo di nascita di Sebastiano Caboto e l’anno di nascita sono temi controversi della sua storia sui quali non ci si dilungherà in questo testo più del necessario, perché non essenziali allo sviluppo del presente elaborato.
[2] Secondo quanto detto nel Pleito di Juan de Villanueva, del 10 agosto 1529 (Medina 1908-II, p. 569 – CLVIII) Sebastiano Caboto nel 1529 dichiarò di avere 55 anni portando la sua data di nascita al 1477. Invece, in Medina 1908-I, p. 593, nella questione di Isabel Méndez e Francisca Vásquez, sostiene, nel 1538, di avere cinquant’anni, “poco más ó menos”, a pag. 593, e cinquant’otto a pag. 594, .”dixo ques de edad dé cincuenta é ocho años, poco más ó menos”, nonché sessanta a pag. 595. Anche assumendo che sia più preciso il valore di cinquant’otto, detto nel 1538, sottraendo 1538 – 58, si ottiene una data comunque prossima al 1480.
[3] Un Giovanni figura in un documento relativo, del 27 nov. 1443, secondo Ugo Tucci, in Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 15 (1972)
[4] Raimondo de Raimondi di Soncino, come disponibile in Archivio di Stato di Milano, Carteggio Visconteo Sforzesco, Inghilterra, b. 567, reperibile all’indirizzo https://www.archiviodistatomilano.beniculturali.it/getFile.php?id=1524.
[5] Come indicato in The Smugglers’ City, del Department of History, University of Bristol, consultabile in https://www.bristol.ac.uk: “The findings of Ballesteros-Gaibrois and Juan Gil indicate that, from 1492-4, [John] Cabot was marketing himself, first in Valencia and then in Seville, as a sort of maritime civil engineer, capable of undertaking major projects. It is unclear how much prior experience Cabot had in this field, although as Edoardo Giuffrida has noted, he certainly had experience of house construction in Venice, which, of necessity, required knowledge of building in water. Either way, at Seville at least, and possibly at Valencia too, it seems that Cabot’s projects proved to be over ambitious. In both cases funding was withdrawn after a few months”. L’Università di Bristol ha promosso e gestisce un progetto internazionale denominato The Cabot Project, documentato all’indirizzo http://www.bristol.ac.uk/history/research/cabot/.
[6] Secondo Maria Francesca Tiepolo, Documenti veneziani su Giovanni Caboto, in Studi veneziani, 15 (1973), pp. 585-597, Giovanni Caboto ebbe problemi finanziari nel 1480 e lasciò Venezia il 5 novembre 1488. Si recò a Valencia, dove i creditori tentarono di farlo arrestare, inviando una lettera di raccomandazione a giustizia. Si veda anche Manuel Ballesteros-Gaibrois, Juan Caboto en España: nueva luz sobre un problema viejo, Revista de Indias, iv (1943), p. 607–27. Analoghe informazioni in Evan T. Jones and Margaret M. Condon, Cabot and Bristol’s Age of Discovery: The Bristol Discovery Voyages 1480–1508 (University of Bristol, Nov. 2016), p. 23–27.